Automobili non più recenti, ma nemmeno così antiquate: prezzi competitivi, prestazioni ancora invidiabili e un appeal che non smette di piacere.
Un fenomeno sempre più diffuso
Un fenomeno sempre più diffuso, quello delle così chiamate Youngtimer.
Una parola, questa, coniata in Germania non molti anni fa con la quale si indicano tutte quelle autovetture appartenenti al ventennio che va dalla metà degli anni 80 ai primissimi dell’anno 2000.
Pensando al mondo delle 4 ruote, nasce spontanea la loro suddivisione in modelli, caratteristiche ed età/epoca. La ripartizione temporale, in particolar modo, contribuisce alla creazione di altrettante sottocategorie tra le quali principalmente troviamo: classiche, contemporanee e auto d’epoca. Ma se proprio quest’ultime sono altresì chiamate Oldtimer, possono le Youngtimer essere il loro esatto contrario, come l’opposizione old e young fa istintivamente pensare? Non proprio, in realtà. Ma facciamo chiarezza. Se pensiamo che Youngtimer sia il termine opposto a Oldtimer, occorre sottolineare che il suo significato è sì vicino, ma la soluzione non è così semplice. Di recente utilizzo, Youngtimer è infatti un vocabolo che identifica tutti quei mezzi considerati “vecchi”, ma non abbastanza da poter rientrare nella categoria “auto d’epoca”. Ma allora, a cosa si deve esattamente la parola “Young/Giovane”? Ebbene, il termine non si riferisce tanto alle vetture quanto ai loro acquirenti.
Gli appassionati di questo mondo (per la maggior parte quarantenni e cinquantenni), infatti, acquistando oggi le Youngtimer ricordano i tempi in cui, nei loro anni più ruggenti, tali auto erano parte integrante del loro mondo.
Grazie alle vetture Youngtimer, i proprietari vivono una vera e propria “seconda giovinezza” e spesso con l’acquisto realizzano quel sogno un tempo rimasto forzatamente nel cassetto.
Presenti numerose negli ultimi mesi in importanti fiere automobilistiche – in particolare al Retromobile di Parigi dove notevole è stato lo spazio dedicato alla categoria – le Youngtimer sono tuttavia molto più del rivivere un ricordo: in loro, infatti, risiede la nuova frontiera del collezionismo con un bacino di utenza decisamente ampio visti i prezzi abbordabili. Infatti, essendo vetture del passato, ma non ancora storiche, il loro costo di acquisto riesce a soddisfare le tasche di tutti, spesso non superando i 10.000 euro per i modelli più popolari.
Non tutte le Youngtimer, tuttavia, sono uguali. Si va dalla celebre FIAT 500, alla Mini vecchio modello e alla Lancia Thema Ferrari, senza dimenticare le Volvo 850, la Fiat Uno o la Peugeot 205 GTI del 1984. Molteplici possono essere i possibili esempi, tuttavia lo scettro è senza dubbio detenuto dalla Volkswagen Golf GTI: un’auto che ha visto il suo debutto oltre 40 anni fa ma che ancora, incredibilmente, si affaccia con una certa frequenza sulle nostre strade. Un esemplare, quello della Golf, che ben si presta a fungere da esempio cardine del mondo Youngtimer: con un prezzo abbordabile e prestazioni ancora notevoli, l’auto non ha mai smesso di trovare un certo riscontro sul mercato. La Golf GTI ha, come molte Youngtimer, tutte le caratteristiche per continuare la sua scalata verso il mondo delle auto d’epoca. Un passaggio, quello al mondo del collezionismo storico, che farà di una semplice utilitaria acquistata a buon prezzo una vettura dal valore sempre maggiore. È per questo che il loro acquisto rappresenta spesso un investimento sicuro e la possibilità di veder aumentare il loro valore con il passare degli anni è assolutamente concreta!
Auto un po’ datate ma, spesso, al di là di inevitabili piccoli interventi, ancora efficienti e chi le acquista può ancora godere di caratteristiche eccellenti che sono poi le stesse che ne permisero la fortunata ascesa fra i 15 e i 35/40 anni fa.
Né troppo vecchie ma nemmeno nuove: “auto a metà”, dunque? Tutt’altro!
Le Youngtimer celebrano certamente un fortunato passato ma forniscono ancora un servizio egregio a chi desidera continuare a utilizzarle: auto non più giovani che si avvicinano a un’eccellente vecchiaia ancora forti e piene di fascino. Non è un caso, infatti, che la comunità degli appassionati sia in continua e costante crescita; le Youngtimer, d’altronde, sono per molti l’occasione giusta per avvicinarsi all’entusiasmante mondo del collezionismo d’epoca partendo da un contesto assai più accessibile. Una diffusione sempre maggiore che ha visto entrare nel mondo “Young” anche alcune BMW come la Z3 datata 1996: impossibile dimenticarla (è stata la vettura di James Bond nel film GoldenEye) e ancora emozionante guidarla.
Che la motivazione all’acquisto sia un desiderio di ritorno o un ponderato investimento, le Youngtimer stanno conquistando spazi sempre più importanti. D’altronde, queste vetture sono un po’ l’espressione del mondo in cui quotidianamente siamo immersi: rivolto prepotentemente al futuro, ma con un occhio che guarda sempre al passato, per non dimenticarlo…
Auto Youngtimer: il significato si cela nelle pieghe della lingua inglese. In Italia, nel settore delle automobili storiche, negli ultimi due o tre anni, si è assistito all’esplosione del fenomeno youngtimer, che riguarda il collezionismo di vetture relativamente recenti. Il termine che le definisce, che si contrappone a quello di oldtimer, vale a dire le storiche percepite come tali, è di derivazione anglosassone ma non ha un corrispettivo in lingua inglese.
Il termine Youngtimer è nato oltre una dozzina d’anni fa in nord Europa, molto probabilmente in un’area compresa tra i paesi scandinavi, Belgio ed Olanda, per poi essere adottato in seguito in Francia e Germania, per approdare negli ultimi tempi anche nel nostro Paese.
Youngtimer come accesso al collezionismo di auto storiche
Le youngtimer sono da considerare una sorta di entry level nel panorama del collezionismo di auto storiche, per le loro caratteristiche in gran parte low budget e di fruibilità nell’uso quotidiano, blocchi della circolazione permettendo.
Le youngtimer sono fondamentalmente automobili sicure per quanto riguarda sia il comportamento dinamico che le dotazioni di bordo, soprattutto se si considerano modelli di anni più vicini ai nostri.